Architettura di interni: come creare un ambiente accogliente

In Interior design by Redazione

Gestire al meglio gli spazi di un ambiente, che sia residenziale, commerciale o produttivo, presuppone di approfondire gli obiettivi di impiego. In seguito, progettare gli arredi, la predisposizione degli accessori, le scelte funzionali ed estetiche. Infine, raggiungere risultati di forme e prestazioni che guardano all’architettura di interni come ad un approccio fondamentale di intervento.

La formazione e le tecniche del lavoro sono tutt’altro che scontati. È necessario considerare la luce, sfruttare le potenzialità del luogo, valutare la posizione degli elementi fissi quali le pareti, le scale, le aperture, i livelli. Le possibilità di ripensare le destinazioni d’uso, di risolvere i problemi e proporre le soluzioni laddove le modifiche possono arrivare a sovvertire l’ordine originario, contribuendo ad agevolare la creazione di future opportunità costruttive.

Come il colore colpisce i sensi e influenza le emozioni

Gli strumenti sensoriali in architettura vengono tenuti in gran conto, in base alle nuove correnti dell’interior design contemporaneo. Al punto che il gruppo di alta formazione sull’argomento IED – Istituto Europeo di Design organizza specifici corsi, per insegnare ai giovani esperti come le gamme cromatiche, ad esempio, influiscono sugli stati d’animo delle persone. Gli spazi vengono percepiti in maniera diversa, a seconda delle tonalità e delle sfumature. Abitare o lavorare all’interno può significare godere di benessere e ispirazione, oppure provare sensazioni respingenti ed essere condizionati negativamente.

Basti considerare che i colori, così come i materiali, corrispondono ad un concetto di bellezza che affonda le radici nella storia. La cultura sociale, i progressi tecnici e tecnologici, le correnti artistiche, le mode e le tendenze plasmate nel corso del tempo. Bisogna andare con la memoria agli anni Cinquanta del Novecento per trovare l’origine delle tinte pastello, che accompagnavano l’inizio del mondo moderno e interpretavano – con il buon gusto dell’epoca – le profonde trasformazioni indotte dal consumismo di massa. Negli anni Settanta, le condizioni economiche favorirono il ritorno alle tonalità naturali, affiancate dal bianco e nero e da superfici specchianti che richiamavano, a breve distanza, l’eccezionalità dell’avventura spaziale.

Stili, scelte e scenari sostenibili e responsabili: sono il tratto distintivo di questo nostro tempo

Vivere nel terzo millennio, segnato da crisi sistemiche trasversali di tipo economico e ambientale, significa riconciliarsi con i valori più autentici. La progettazione di vani e l’architettura di interni sta seguendo questo stesso percorso. Vede prospettive interessanti nella sua esperienza professionale Olga Salvoni, esperta e docente di design specializzata in colori, materiali e finiture: «La fusione di elementi retrò con soluzioni innovative consente di creare ambienti unici», spiega. Una vera rivoluzione, negli ultimi anni, ha interessato nuovi elementi strutturali e schemi applicativi. La ricerca di soluzioni più ecologiche ha prodotto biomateriali sviluppati da fonti organiche, spesso da scarti o biodegradabili. Oggetti e approcci di vivace impatto e rilevante personalità, che sanno valorizzare uno stile e verificare sul campo un carattere improntato alla responsabilità.

In altri termini, la stessa importante rivoluzione di cui diventano protagonisti i gestori del patrimonio edilizio italiano iniziando interventi di riqualificazione. Involucri esterni e, insieme, i loro spazi interiori invitano a qualificare in ogni forma e in ogni modo, innanzitutto, la vita che vi si svolge. Che siano i luoghi dell’abitare, del lavorare, del viaggiare, dell’incontrarsi o del condividere.

© Claudia Patrone 2023