Italia: benissimo il turismo, ma servono strutture moderne

In Attualità, Hotellerie by Redazione

Buone notizie giungono dal settore turismo.

Lo certificano le stime prodotte da Enit[1] elaborando dati Data Appeal e Unwto.

Per l’estate sono attesi lungo lo Stivale quasi 2 milioni di arrivi aeroportuali, a oggi attestati ad almeno 1.844.000 ingressi, di cui l’84% di origine internazionale e il 16% interna.

Secondo Unwto, nel primo trimestre 2023, gli arrivi internazionali hanno raggiunto l’80% dei livelli pre-pandemia (-20% su gennaio-marzo 2019), sostenuti dai risultati in Europa (-10%) e Medio Oriente (+15%).

Nel complesso, le prospettive ipotizzate dalla maggior parte degli esperti prevedono risultati addirittura superiori, per quanto riguarda i viaggi, nel periodo compreso tra maggio e agosto.

Per scegliere la vacanza i turisti opteranno per la miglior soluzione esistente nel rapporto tra qualità-prezzo, con un atteggiamento più cauto nei confronti della spesa, e della vicinanza del luogo di svago da casa, privilegiando tragitti brevi.

A fornire un’ulteriore la scossa, sarà la ricaduta decisamente positiva sui principali hub nazionali.

Infatti, le previsioni indicano Roma e Milano come gli aeroporti di maggior transito (80% degli arrivi aeroportuali internazionali), percentuale da distribuire in egual rapporto tra le due città.

Tuttavia, in questa mappatura decisamente positiva, un capitolo molto interessante è dedicato alle strutture ricettive.

Le prenotazioni online, per esempio, sono sature già per oltre il 40 per cento a giugno (luglio 27,9%; agosto 21,8%). Al momento, molto apprezzata la scelta lacustre con una saturazione Ota del 36,2%. Segue il prodotto balneare con il 33,7% e le città d’arte con il 33,1%.

Per quanto riguarda le città d’arte, nel 2022, la vacanza culturale nel nostro Paese ha pesato per 17,1 miliardi (0,9 per cento del Pil)[2]: quasi il doppio rispetto al 2021 e appena inferiore al 2019 (1,0 per cento del Pil). Insomma, sia le entrate sia le uscite turistiche sono pressoché raddoppiate rispetto al 2021.

Non è difficile, quindi, stabilire come l’Italia si confermi tra le destinazioni turistiche più gettonate al mondo (settimo posto, dati Mastercard 2022), con un comparto turistico che rappresenta il 14% del Pil, capace di offrire lavoro a quasi un milione e mezzo di persone[3] .

Come anticipato, la cultura cattura l’interesse della maggior parte dei visitatori.

Mete preferite, Roma, Firenze e Milano, con la città del giglio preferita per trasformazione digitale e vivibilità.

Il report, d’altra parte, attesta che il turista alle nostre latitudini desidera sempre più un’esperienza attenta alla sostenibilità, “smart” e tecnologicamente accessibile.

In questo contesto, Crt Group, si inserisce grazie a interessanti progetti, già sviluppati, ma che saranno capillarmente svelati più avanti.

Tuttavia, un fiore all’occhiello tra i nostri interventi possiamo anticiparlo.

Riguarda il “Royal Hotel” di Sanremo, sintesi di bellezza e comfort, con alle spalle un piccolo record: 36 camere completamente ristrutturate in sole 13 settimane…

[1] https://www.enit.it/it/estate-2023-in-italia-quasi-2-milioni-di-arrivi-aeroportuali da Enit (Agenzia nazionale del turismo)

[2] Report Rome Business School “L’Impatto del turismo in Italia. La ripartenza tra cultura, sostenibilità e grandi eventi” a cura di Jacopo Ibello e Valerio Mancini.

[3] Dati Istat 2022